COMUNICATO STAMPA DEL 20 APRILE 2023
Roma, 20 aprile 2023 – Cibo in eccedenza agli eventi: come trasformarlo in risorsa
Cresce l’attenzione degli sposi, delle aziende e degli organizzatori di eventi alla sostenibilità. Si cerca, sempre di più, di realizzare cerimonie, meeting, party e congressi, che abbiano il minor impatto sull’ambiente. Un’attenzione particolare è riservata al cibo, lo spreco alimentare resta una delle tematiche fondamentali in fatto di eventi. Un terzo del cibo al termine di ogni ricevimento viene gettato, e questo causa un aumento del consumo delle risorse contribuendo all’inquinamento.
Come Associazione di categoria, FEU, oltre a promuovere e favorire il riconoscimento sull’indotto nazionale dell’intera filiera, ci tiene a incoraggiare buone pratiche di prevenzione degli sprechi alimentari per favorire la diffusione e la replicazione sul territorio di questa virtuosa pratica. Lo scopo è quello di sensibilizzare i professionisti dell’Event Industry sul tema: costruire una coscienza anti-spreco.
Ci siamo chiesti in che modo e la risposta è arrivata da EQUOEVENTO, un’organizzazione senza scopo di lucro, fondata nel 2014, nata proprio per combattere lo spreco alimentare nei grandi eventi (quelli dai 90 partecipanti in poi). L’Associazione, con sede a Roma, raccoglie il cibo in eccedenza tramite i suoi volontari che si recano nel luogo dell’evento all’orario indicato dal catering/ristorante, impacchettano il surplus in vaschette in alluminio, portano e distribuiscono loro alla mensa o ente caritativo più vicino, trasformando questo gesto in un’importante risorsa per la società. A oggi la Onlus è presente oltre che su Roma, anche su Lecce, Milano e Torino.
È necessario fare una distinzione tra rifiuti ed eccedenze. I rifiuti sono alimenti che non si possono mangiare perché non igienicamente sicuri. Le eccedenze, invece, hanno dei requisiti igienici verificati e pertanto recuperabili. Sono tutti quei prodotti che per vari motivi non vengono venduti e/o consumati, conservati nel modo giusto al fine di non renderli rifiuti.
Come rendere queste eccedenze una risorsa? Grazie alla Legge 166/2016 detta “Legge Gadda” è stato possibile avviare programmi di donazione e quindi di recupero degli alimenti in eccedenza. Tale provvedimento prevede la possibilità di distribuire il cibo inutilizzato che ristoranti e catering erano costretti a distruggere. E questo lo si può fare attraverso Equoevento, senza l’obbligo da parte di catering e ristoranti di fornire garanzie dopo la consegna, sul corretto stato di conservazione, trasporto, deposito e utilizzo. In buona sostanza, con l’abolizione di queste rigide regole di somministrazione, che di fatto paralizzavano le donazioni, si è voluto incentivare la beneficenza equiparando onlus ai consumatori finali.
Tutto questo è possibile grazie al prezioso lavoro dei volontari e a una donazione minima consigliata per ogni ritiro, che aiuta a sostenere le spese necessarie per il funzionamento del progetto. Pertanto, per ridurre le perdite di cibo lungo tutta la filiera e per un futuro sostenibile vi invitiamo a seguire tutte le iniziative che realizzeremo assieme ad Equoevento.