Il mondo degli eventi e della Live Communication, rappresentato dalle associazioni aderenti al movimento nato con lo scoppio della pandemia, si è riunito la scorsa settimana durante l’incontro organizzato dalla segreteria di FEU presso le Officine Farneto di Roma per fare il punto sullo stato dell’arte e definire le linee guida per le attività da svolgere nel post pandemia. Il panorama appare molto incoraggiante con un ritrovato interesse da parte delle aziende ad utilizzare la leva degli eventi, dei congressi e dell’incentive quale leva per lo sviluppo economico e culturale del paese. Efficacia, sostenibilità, e formazione alcune delle parole chiave che caratterizzano la fase che stiamo vivendo oggi. Manca soltanto un’adeguata considerazione della event industry da parte delle istituzioni.
Dalla sua costituzione, appena dopo lo scoppio della pandemia, le associazioni aderenti a #Itaialive non si erano mai incontrate in presenza.
È accaduto venerdì scorso 13 gennaio a Roma grazie all’incontro organizzato dalla segreteria di FEU e all’ospitalità offerta dalle Officine Farneto, ed è stata una mattinata intensa. Ciascuna sigla aderente ha presentato lo stato dell’arte del proprio comparto di rifermento e dato stimoli e suggerimenti per nuove, comuni, iniziative da intraprendere alla luce di un ritrovato dinamismo della Event Industry. In sintesi è emerso che il mercato è in forte ripresa ma si sta riconfigurando alla luce di istanze quali l’efficacia e l’efficienza degli investimenti, l’attenzione ai costi e, soprattutto, alla sostenibilità intesa nel suo senso più ampio: ambientale, sociale ed economica. L’Italia, inoltre, torna a scalare le posizioni di vertice nello scenario internazionale come meta ideale per congressi ed eventi, inclusi quelli privati. Insomma, le premesse per un futuro almeno sereno sembrano esserci tutte. Manca soltanto una adeguata attenzione delle istituzioni che, pur avendo sostenuto il settore durante la pandemia, fatica ancora a riconoscerne il reale valore economico e di industria creativa. #Italialive è nata per questo scopo, ha già fatto tanto e farà ancora di più. In questo servizio pubblichiamo la sintesi degli interventi delle 11 associazioni aderenti.
Di seguito il nostro intervento
Claudio Compagnucci, presidente FEU – Filiera Eventi Unita
FEU è un’associazione che appresenta e tutela gli operatori economici della filiera degli eventi, con particolare riferimento agli operatori medio -piccoli.
Dopo un periodo di emergenza (COVID) il mercato degli eventi, soprattutto quello delle cerimonie private è ripartito con grande slancio, chiudendo un 2022 che ha superato il 2019 in termini di fatturato.
Il principale obiettivo dell’associazione è quello di “professionalizzare” il settore composto per la maggior parte da microaziende, attraverso interventi mirati. Definizione di contratti standard per tipologia di servizi offerti, L’istituzione di un’Academy per offrire corsi di formazione di alto livello; Sensibilizzare le imprese in merito alla sicurezza e salute sul lavoro e all’importanza della Sostenibilità ambientale.
In ambito politico FEU, che dal 2023 inizia l’attività di rappresentanza di interessi presso la Camera, intende lavorare al fianco delle istituzioni per la riorganizzazione dei codici ATECO; L’apertura di corridoi turistici e l’approvazione di un CCNL dello Spettacolo ed Eventi; L’istituzione di un tavolo tecnico permanente per lo sviluppo del settore; La Riduzione dell’IVA al 4% per le cerimonie private e Bonus per Eventi Aziendali e matrimoni attraverso la detrazione fiscale dei costi sostenuti.
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