Da quelli di formazione in ambito ECM a tutti gli eventi in presenza: si può, si deve.
Roma 25, febbraio 2021 – “Noi siamo pronti a ripartire con un valido protocollo. Il mondo degli eventi deve riaccendere le proprie luci e per farlo era necessario avere un documento che sancisse delle regole comportamentali da tenere durante un evento per fronteggiare e contenere l’emergenza sanitaria COVID19. Dal primo giorno FEU si batte per far convalidare lo scritto che permetta al settore di tornare a brillare. Ed ora lo abbiamo”. Queste le parole del presidente Adriano Ceccotti che con impegno e dedizione sta lavorando, assieme al direttivo, agli associati e alla collaborazione con le altre associazioni di categoria, a reali proposte per far ripartire il settore degli eventi.
Nello spirito collaborativo che da sempre contraddistingue FEU, siamo qui oggi difatti a comunicare che abbiamo assieme all’Associazione ECM Quality Network, che rappresenta circa 100 Provider Italiani, stilato un protocollo per la preparazione e la gestione di convegni sicuri, partendo dalle direttive date dall’accordo Stato Regioni.
Una collaborazione sinergica e stimolante che ci ha dato modo di confrontarci nel rispetto delle entità diverse ma con uno scopo comune: quello di fornire i mezzi alle istituzioni necessari alla ripartenza.
Abbiamo già inviato tutta la documentazione al Presidente del Consiglio Superiore di Sanità e componente del Comitato Tecnico Scientifico il professor Franco Locatelli con la speranza che lo stesso prenda in considerazione il protocollo in vista di un’auspicabile riapertura degli eventi a partire da quelli di formazione in ambito ECM.
“D’altronde – dichiara Susanna Priore, Presidente di Ecm Quality Network – è proprio il Ministero della Salute – Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria, con la Circolare 499 del 7/gennaio 2021 a specificare che la formazione continua del personale sanitario dei sistemi di emergenza territoriale non deve essere sospesa o rimandata (BLS-D) e stabilisce inoltre che tale formazione debba avvenire esclusivamente in modalità residenziale trattandosi di formazione pratica, indipendentemente dai vari divieti dei DPCM in corso”.
Si evince quindi che, gli enti Provider ECM, sono da subito chiamati ad organizzare ed erogare questi corsi di formazione oltre tutti quelli che si renderanno necessari. Questo, al fine di garantire i migliori percorsi di cura per tutti i cittadini, mettendo a frutto tutte le esperienze in campo di organizzazione sanitaria, che in questi ultimi mesi molti professionisti hanno acquisito.
Tutto ciò anche tenendo conto di quanto già sancito dall’art. 1 bis del Decreto Legge 25 marzo 2020 n. 19, modificato a seguito della conversione del decreto legge 30 luglio 2020 n. 83 nella legge n. 124 del 25.9.2020, nel quale è dato leggere espressamente che nell’ambito temporale di validità del testo normativo erano sospesi i congressi “ad eccezione di quelli inerenti alle attività medico-scientifiche e di educazione continua in medicina”, per poi far ripartire anche gli eventi in presenza.
L’incessante lavoro di tutti è finalizzato al bene di tutta la filiera!